Teresa D'Alessandro

Ha inseguito un sogno e l’ha reso realtà

Teresa è arrivata in QVC dopo un lungo percorso nel mondo della televisione, in cui ha mosso i primi passi da giovanissima e che è sempre stato il suo sogno. Come dice lei stessa, “a volte anche i sogni si avverano”! Proprio grazie all’entusiasmo porta avanti con successo la sua vita di presenter, mamma e moglie e le sue passioni per lo sport, i viaggi e i libri.

Come sei arrivata in QVC?
Il mio casting è stata una cosa organizzata “1-2-3… via!”. Infatti una mia amica, che vi aveva partecipato, me l’ha segnalato proprio mentre i provini stavano chiudendo. Ho mandato il mio curriculum e sono stata convocata la mattina stessa per il pomeriggio. Ricordo ancora che quel giorno ho portato mio figlio con me e mentre io facevo il provino lui giocava con le figlie della casting director. Poi è andato tutto molto velocemente: nel giro di una settimana sono stata chiamata per il provino finale e dopo un'altra settimana ho saputo di essere stata scelta come presenter.

E che effetto ti ha fatto?
Per me è stato un bel salto. Era un momento in cui avevo voglia di qualcosa di nuovo: sentivo che io stavo cambiando, ero alla ricerca di una nuova sfida.
Entrare in QVC era sicuramente un'esperienza nuova e diversa rispetto a quello che facevo prima, nonostante avessi lavorato tantissimi anni in televisione. Un po’ mi spaventava e un po’ mi incuriosiva, quindi… bello!
Dopo 4 anni sono soddisfatta della mia scelta e ho tanta voglia crescere sempre più nel mio nuovo lavoro.

Ci racconti un po’ cosa facevi prima di entrare in QVC?
Ho iniziato a sedici anni come modella, poi sono passata a lavorare in televisione dove sono rimasta per tantissimi anni, sia in programmi registrati che in diretta. La televisione è sempre stata il mio sogno. Ho iniziato a fare i provini e con loro sono arrivati anche i primi lavori, da lì ho incominciato a crederci! Ho fatto una bella gavetta: ho lavorato come ballerina (anche se non sono in realtà una grande ballerina…), come conduttrice, come attrice per cinema e fiction televisive, come Vivere o La Squadra… e poi tante telepromozioni. Ed ora eccomi qui a dirvi che con la tenacia i sogni si possono realizzare!

Che effetto ti fa la diretta?
Dopo quasi 4 anni, provo ancora una forte emozione ad ogni diretta, è un’emozione ricca di adrenalina e di voglia di comunicare quotidianamente con i nostri clienti.
Nonostante siano trascorsi diversi anni ho ancora moltissimo entusiasmo. Quando sono in diretta adoro il rapporto che si crea con i nostri spettatori. Mi piace molto ricevere le telefonate durante la diretta perché rendono lo show più bello e completo.
Dietro un'ora di diretta c’è sempre un grande lavoro di preparazione che va dalla conoscenza dei prodotti fino ad arrivare ai nostri guest, oltre al gran lavoro di squadra con il team live, ciò nonostante basta un piccolo imprevisto che lo show cambia direzione, ma questo è il bello della diretta.

Tu sei stata anche la prima presenter ad andare in onda su QVC. Com’è stato?
Ecco, lì ero proprio emozionata. Mi sono sentita onorata di aprire la storia di QVC Italia e non vi nascondo che appena è iniziata la diretta sentivo le farfalle in pancia ancora mi ricordo come se fosse ieri lo show: ero con Umberto Spinelli, abbiamo aperto con un ora dedicata a bareMinerals. Vi rivelo che la diretta ti dà un po’ l’incoscienza, che ti aiuta a superare l’emozione, sei così concentrata su quello che stai raccontando che per paradosso aiuta a rilassarti.

C’è qualche episodio buffo successo durante gli show?
Quello per cui ho riso di più è accaduto mentre ancora facevamo degli show di prova, prima di partire con la diretta. Ero con Marco e stavamo presentando un’extension di Hairdo, con lui che scherzava imitando un parrucchiere francese. Dopo aver messo l’extension, ci siamo accorti che un ciuffo era rimasto fuori e Marco, con lo stesso accento di prima, dice “e questo è il famosissimo effetto fontanella!”. So che raccontato non può dare la stessa sensazione che abbiamo vissuto in quel momento, ma ricordo che ho riso così tanto che mi scendevano le lacrime. Purtroppo ora io e lui non facciamo più molti show insieme, ma quando capita mi diverto davvero tanto.

Raccontami la tua giornata tipo.
Eh, la mia giornata tipo dipende dai turni che faccio. Se presento gli show del mattino mi alzo alle 5 meno un quarto, perché io sono una di quelle che la mattina ha bisogno di tanto tempo, amo iniziare la giornata con calma, la colazione per me è un momento importante.
Appena ho finito la diretta mi ritaglio il tempo per un allenamento in palestra prima di andare a prendere mio figlio a scuola. A questo punto entro nel ruolo della mamma e ovviamente anche in quello di moglie! Faccio la vita di tutte le donne che si dividono tra lavoro marito e figli, e tra le tante cose da fare in casa c’è anche da cucinare, cosa che quando ho tempo mi piace tantissimo fare. Pensa che per i compleanni dei miei cari le torte le preparo io. E poi ogni sabato sera c'è il nostro appuntamento con il "pizza day" al quale nessuno della famiglia vuole rinunciare.

Dicci di più del “pizza day”…
Il sabato sera, io e Mattia, che ha sei anni e mezzo, prepariamo insieme la pizza: la facciamo noi, Matti mi aiuta anche a stenderla! Quando la faccio da sola, è vero, sporco molto di meno, però è bellissimo averlo lì in cucina che impasta, che stende, che fa volare la farina… e poi lui fa le sue pizze, proprio quelle che si mangia lui, aiutato un po’ dalla mamma.

Quindi trovi comodamente il tempo per dedicarti alla tua famiglia?
Ho imparato. Prima, quando ero una libera professionista, avevo più o meno le mie fasce fisse, per cui mi gestivo bene il mio tempo. Da quando sono arrivata in QVC mi si è ribaltata completamente la vita, nel senso che vengo al lavoro quasi tutti i giorni, con orari particolari, e devo conciliare tutto questo con il fatto che amo essere una mamma presente. Io e mio marito non avendo i nonni vicini abbiamo deciso di avere un solo figlio, che però vogliamo crescere noi per godercelo al 100%, quindi incastrare tutto per me non è stato facile, soprattutto i primi tempi. Diciamo che l'entusiasmo di voler essere mamma, moglie e presenter alla fine mi ha aiutata a farcela ed ora ho trovato il mio equilibrio, anche grazie a mio marito che da sempre è molto attivo nella gestione della nostra vita familiare. Comunque non vi nascondo che quando arriva la sera tocco il letto e crollo, però dopo tutto penso di aver avuto una giornata molto impegnata quindi mi merito un bel sonno.

Oltre lo sport di cui ci hai accennato, c’è qualche interesse che ami coltivare?
Ci sono tante cose che mi appassionano, e tante cose che mi sono ripromessa che ritornerò a fare quando Mattia sarà un po’ più grande.
Una cosa su tutte: riprendere a viaggiare. Mio marito ed io, prima di avere Mattia, lo facevamo tanto ed è una cosa che secondo me dà tantissimo, perché ti fa conoscere altre realtà, ti fa capire quanto è diverso il mondo e quanto a volte tante piccole cose ti possano dare la gioia. 

C’è un posto dove vorresti andare in particolare?
Vorrei fare un viaggio in India, che non ho mai fatto. Mi sono innamorata dell’India leggendo il libro “La città della gioia” molti anni fa. È un libro che mi ha lasciato un messaggio forte, per cui mi piacerebbe vivere l’India, anche se so che non è facile. È qualcosa a cui probabilmente devi essere anche preparato psicologicamente. Ci sono dei racconti che ti fanno pensare “caspita, ma come fanno”: noi andiamo in depressione per qualunque cosa, e invece loro anche nei momenti più difficili, anche quando sono vicini alla morte, riescono a ritrovare il sorriso.
Parlando di libri, mi piace leggere. Avendo questi turni sempre diversi il sonno è completamente scombinato, perché faccio un mese in cui mi alzo alle cinque meno un quarto e poi il successivo in cui finisco all’una e vado a letto alle due dove ho l’adrenalina ancora alta e quindi sono insonne: questi sono i momenti che mi ritaglio per leggere.

 

E il posto che ti ha lasciato di più?
Ce ne sono tanti, io amo il mare, in particolare un viaggio che mi ha lasciato tantissimo è stato a Los Roques, quando avevo 20 anni: è un posto magico.
Poi amo New York, dove vorrei andare a vivere per qualche anno, ma non per tutta la vita, perché la reputo la città del lavoro, la città più fashion, la città che vive, la città che corre. Forse è un po’ l’idea che potevo avere di Milano quando sono arrivata per la prima volta. Comunque io mi divido tra il desiderio di trasferirmi a New York e quello di aprire un chiringuito in un’isola, indossando solo costume e pareo. Come avrai sicuramente capito amo spaziare con i sogni.

Hai un messaggio per le nostre clienti?
Sì! Come prima cosa le voglio ringraziare per tutto quello che mi danno e perché mi aiutano a rendere speciale questo lavoro.
Sono molto carine, si ricordano delle cose che tu racconti, ti danno tanto, sono affettuose anche quando le incontri fuori QVC. È un’esperienza che, ad oggi, penso rimanga unica nel suo genere.