Roberta Galiazzo

Una vita tra il teatro e l’amore per gli animali

È cresciuta in teatro grazie al padre scenografo, che le ha fatto scoprire la passione per questo ambiente, e ora vive con due cani e quattro gatti, che ama alla follia e scandiscono le sue giornate. In QVC sa di poter contare su una squadra forte e unita, che le dà un’immensa sicurezza soprattutto durante la diretta.


Come sei arrivata in QVC?

Facendo un provino tramite l’agenzia, anzi tre.
La cosa bella è che quando l’agenzia mi ha parlato di un canale che stava cercando presentatrici, la prima cosa che ho chiesto è stata “perché vogliono me?”, nel senso che non rientro nel canone del classico personaggio televisivo. E con quest’idea ho affrontato tutti i casting, pensando “tanto non mi sceglieranno”. Ero talmente convinta che non sarei stata presa, che in occasione del primo provino avevo pensato di non presentarmi. Ho deciso di provarci lo stesso perché i casting erano in centro e avrei potuto fare un giro.
Mi hanno detto che ero stata presa, dopo altri due provini, il giorno del mio compleanno: il 27 luglio. La mia agenzia mi ha chiamata e mi ha avvisata che ero stata scelta e mi sarei dovuta presentare dopo due giorni per la firma del contratto. I miei genitori erano a Milano per festeggiarmi e appena ho dato loro la notizia, mio papà è scoppiato a piangere. Io ero contentissima perché proprio non me l’aspettavo. È stato il più bel regalo del mio compleanno.

Come ti senti prima di entrare in diretta?
Io in diretta mi diverto tantissimo ed è la cosa che mi fa amare questo lavoro. La ragione principale è che, venendo dal teatro, mi piacciono il rischio e l’adrenalina che solo la diretta ti può dare. Tendenzialmente durante gli show scherzo tantissimo e non sono mai tesa, anche perché oggi cerco di affrontare le situazioni con una certa maturità. Penso che siano le persone che svolgono attività più rischiose a dover avere paura. Sono umana e posso sbagliare, fortunatamente sono anche autoironica, così, se faccio qualche errore, posso scherzarci su. In più ho un piccolo segreto, quando preparo uno show non programmo mai tutto al 100% ma mi lascio un 10% di rischio che mi fa essere sempre naturale, mi permette di mantenere alto il livello di attenzione e mi dà il pepe.

Ci racconti un episodio particolare che è accaduto dietro le quinte o in diretta?
Durante una delle prime dirette ero con Vera, che per me è come una sorella, quindi c’è anche un bel feeling. Dovevamo presentare un profumo che conteneva alcuni ingredienti dal nome particolare. Stavamo giocando su questi componenti quando ad un certo punto vediamo crollare il muro dietro le telecamere. Fortunatamente nessuno si è fatto male ma in diretta si è sentito un boato. Dopo un momento di smarrimento iniziale io e Vera siamo andate avanti rassicurando i telespettatori e parlando del prodotto.
Un altro episodio che non dimenticherò mai è la prima diretta. Presentavo Hairdo con Silvia Baldo e Ken Paves. Essendo uno dei primi show non c’era ancora l’interprete quindi dovevamo tradurre io e Silvia. Io so bene l’inglese ma non sono madrelingua, quindi mi sono molto agitata non per la diretta ma per la lingua. La notte prima l’ho quindi trascorsa sveglia ripassando l’inglese. Poi avevo studiato talmente tanto che è andato tutto benissimo. Comunque ne sono successe di ogni, in uno degli ultimi show Lenny mi ha fatto involontariamente lo sgambetto almeno 3 volte facendomi uscire dall’inquadratura.

Com’è il clima dietro le quinte?
Essendo figlia di uno scenografo amo molto stare dietro le quinte e osservare tutto ciò che succede. Devo dire che qui in QVC prima e dopo gli show ci divertiamo tantissimo e abbiamo un bellissimo rapporto.
Per me è fondamentale, perché io sono un giocatore di squadra, quindi mi piace il lavoro di gruppo. Anche a teatro ho sempre preferito fare i dialoghi rispetto ai monologhi. La diretta è il momento più rischioso quindi è importante che si crei un bel gruppo e saper di poter contare sulle altre persone.

Che lavoro facevi prima di entrare in QVC?
Sono diplomata in commedia dell’arte, un genere di teatro basato sull’uso della maschera, contemporaneamente ho anche conseguito la laurea in Pubbliche Relazioni, perché “non si sa mai nella vita” e perché l’avevo promesso ai miei genitori.
Infatti, io sono di Venezia e ho lottato molto per fare l’università fuori casa. Mia mamma mi ha concesso di studiare in un’altra città solo a patto che avessi terminato gli studi entro i 24 anni e per 21 giorni ce l’ho fatta. È stato molto impegnativo portare avanti due scuole, nel periodo in cui ho preparato la tesi e mi sono laureata, ho fatto anche le selezioni per l’ammissione alla scuola di mimo, tutto ciò mi ha fatto perdere 8kg in venti giorni.
Dopo essermi laureata e diplomata ho frequentato la scuola di mimo per completare la mia formazione e ho fatto un bellissimo corso di acrobatica circense, in cui ho imparato a fare il salto mortale in aria con il tappetino. Poi ho iniziato a fare teatro e quando non ero in tournée organizzavo eventi, grazie alla mia laurea.

Proprio in occasione di uno dei più bei eventi che abbia mai organizzato, dedicato ad Emergency, ho conosciuto una persona che lavorava nel mondo della radio. Questa persona mi ha messo in contatto con un amico che cercava alcuni speaker per un’importante emittente. Così ho iniziato a lavorare in radio e contemporaneamente ho portato avanti la mia professione di attrice e doppiatrice dividendomi tra Roma e Milano. Infine sono arrivata in QVC ed ho lasciato Roma, anche se è sempre nel mio cuore.

Ci racconti la tua giornata tipo?
Le poche certezze che in qualche modo strutturano la mia giornata sono i miei animali. Ho due cani e quattro gatti. In particolare le mie giornate sono strutturate in base alle esigenze dei miei cani ai quali dedico ogni giorno almeno due ore. I gatti invece sono più autonomi, mentre i cani hanno bisogno di passare tanto tempo all’aria aperta quindi devo portarli molto fuori. Pensa però che il mio gatto Camillo è il boss del quartiere, amato da tutti i bambini e anche dai cani: addirittura quando, ancora cucciolo, l’ho portato a casa, la mia cagnolina ha provato ad allattarlo.
Un altro rituale delle mie giornate è la lettura prima di addormentarmi, anche solo due pagine, e molto spesso sono libri di teatro. In più mi piace molto scrivere, tengo un libricino sul comodino con tutti i miei pensieri, che generalmente mi vengono di notte, quando mi sento più creativa. Ho solo questi punti fermi, pensa che i miei amici mi chiamano “flipper” perché faccio sempre 10.000 cose contemporaneamente e non riesco mai a stare ferma: mentre sono al telefono cucino, porto a spasso i cani e faccio le pulizie.

Hai un interesse particolare o un aspetto della tua vita di cui ci vuoi parlare?
Mi piace moltissimo l’arte, non solo i musei ma qualsiasi cosa mi emozioni: dal teatro al cinema, alla cucina, all’arte contemporanea. Ciò che mi incanta è la creatività. A volte in diretta mi definisco un fumetto, perché credo ancora nei sogni. Io sogno tantissimo ed è l’arte che mi fa sognare. Ritengo che qualsiasi cosa faccia sognare una persona debba essere vissuta. In passato per seguire i miei sogni ho anche vissuto in un loft senza luce e acqua calda, quindi so cosa sia la vita da bohémien. Faccio fatica a dirti che cosa mi piace di più della vita, perché a me piace tutto, mi piace tutto ciò che emoziona: da un piatto fatto in casa ad un bambino ad un paesaggio marino.
Penso che l’approfondimento che ognuno di noi dovrebbe fare sia la vita. Ci sono stati dei momenti in cui sono stata giù e so cosa significhi la disperazione, però la vita è bella e amo ancora sorprendermi.

 

Hai un messaggio per i nostri clienti?
È scontato ringraziarvi per tutto quello che ci date che è davvero tanto. La cosa che mi fa più emozionare è quando mi dite che vi faccio compagnia, questo per me è impagabile. Io voglio essere un’amica e proprio come si fa con le amiche mi sta a cuore darvi un consiglio: non abbandonate gli animali. So che è impegnativo e costoso gestirli ma non sono oggetti o pupazzi e vi danno tanto affetto, quindi non abbandonateli.