Ci racconti la tua giornata tipo?
Un momento irrinunciabile della mia giornata è la colazione. Mi alzo apposta prima la mattina per poter fare le cose con calma. Amo fare colazione, la doccia, vestirmi e uscire senza essere trafelato, per arrivare al lavoro di buon umore.
Se sono a casa mi alzo, faccio colazione, sistemo un po’ di cose al computer e faccio i lavori domestici. Se riesco almeno un giorno sì e uno no mi dedico all’attività sportiva, poi vedo gli amici, o sto con i miei figli se sono a Milano, oppure vado a fare un giro in centro, vado in libreria, leggo qualcosa, vado a vedere qualche mostra. Insomma ho una vita portata anche un po’ a “curiosare”. Diciamo che non sono un casalingo, non amo stare in pantofole sul divano.
C’è qualcosa di cui ti farebbe piacere parlare?
UMi piacerebbe riuscire a recuperare il senso di fierezza di essere italiani. Apparteniamo ad una nazione che ha 3000 anni di storia, abbiamo fatto la storia e continuiamo a farla, abbiamo un patrimonio artistico che coincide con il 60% del patrimonio artistico mondiale. Abbiamo dei talenti, abbiamo degli artisti e abbiamo un sacco di gente in gamba, mi piacerebbe riuscire a coinvolgere emotivamente tutti gli italiani e invitarli a credere di più in loro stessi al di là delle difficoltà.