Chiara Centioni

Una ragazza dall’anima Verde

La collaborazione con QVC è iniziata come un’avventura, per Chiara, che crede nel destino ma vuole tenere fortemente il timone della sua vita. Entusiasta ed emotiva, “da grande” sogna di fare l’attrice ma anche di aprire un bistrot di cibo vegetariano e un rifugio per animali. Per ora accoglie nella sua casa la cagnolina Verde, con cui condivide tutto il bello di ogni giorno.

Come sei arrivata in QVC?
Come la persona che nessuno vorrebbe assumere! (sorride) Il primo giorno in cui sono arrivata in QVC per un provino da guest, mi avevano rubato il portafogli in metropolitana, mi ero persa per arrivare, mi avevano chiesto di lasciare fuori il mio cane Gaga: una giornata disastrosa! In più, all’epoca studiavo architettura e non progettavo di fare questo lavoro. Poi però sono stata presa subito come guest di EasiYo: uno show di cucina, proprio io che non sapevo neanche fare un’insalata di quelle dal sacchetto… mia madre e mia nonna erano disperate.
Poi però è stato un successo, e da lì è nata una vera e propria passione per la cucina e le ricette, specialmente naturali e attente alla salute.
Il lavoro da guest mi piaceva molto, era molto creativo, perché mi costruivo lo show a 360°, curando ogni dettaglio, dal set alle ricette. Praticamente nessuno se l’aspettava, ma è andata benissimo e questo ruolo mi ha portata un anno dopo ad avere una proposta come presenter. E il resto è storia.

Chiara Centioni

 

Ricordi qualche episodio buffo successo in diretta?
Più di uno! Una volta stavo presentando uno show di Sanctuary e, mentre agitavo un prodotto bifasico, mi si è tolto il tappo e mi si è schiantato il prodotto in diagonale nella ciotola dell’acqua, che si è completamente catapultata verso la guest che, nonostante sia inglese e quindi con una certa aplomb, è rimasta completamente “infradiciata” per il resto della mezz’ora dello show!
Un’altra volta poi mi ha chiamato mia nonna in diretta quando facevo EasiYo, perché voleva chiedermi di scrivere un ricettario. Quando ho sentito “Valeria da Grottaferrata” mi ha preso un colpo, ho pensato “chissà chi è”… e poi era mia nonna! Anche il mio amico Fofò mi ha chiamato in onda nell’ultimo show di EasiYo per raccontare tutte le ricette che preparo a lui.
Però sono cose divertenti perché fanno parte del live. Sono imprevisti che fanno capire a casa che siamo in diretta.

Ti era già capitato di lavorare live?
No. Infatti le prime volte che ero in onda avevo il batticuore. Questo lavoro però mi ha fatto capire una cosa: che io non potrei vivere senza una telecamera. Sembra strano, ma succede davvero una cosa particolare: quando sei in onda hai talmente tanta tensione, tanti elementi da dover tenere sott’occhio che qualunque problema tu abbia nella vita personale svanisce! È qualcosa che ti assorbe completamente, per cui è un lavoro molto più stancante di quanto non sembri: devi mettere tutta l’energia, tutta la voce, tutto l’entusiasmo, tutta la concentrazione che hai, però di contro ti isola, e quindi è un lavoro che vola. Non mi succede mai di arrivare in ufficio e dire “oddio, questa giornata non finisce mai!”. Quindi in questo senso dico che non potrei vivere senza telecamera: sogno di diventare conduttrice oppure attrice.



Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Lavorare con Tornatore è il mio sogno più grande. Ho tre sogni, anzi quattro. Per prima cosa diventare mamma, moglie e avere un uomo che quando sarò anche meno giovane sia appassionato nei miei confronti, una famiglia numerosa e chiassosa. Però sono una persona che ha bisogno di realizzarsi nel lavoro. Vorrei tanto fare l’attrice e lavorare con Tornatore sarebbe proprio il mio ideale, poi sogno di aprire una pensione per cani, e poi di avere un bistrot di cibo vegetariano e naturale che chiamerei Biostrò. Sono tante cose però so che ce la si può fare.
Perché in fondo sono convinta che i nostri limiti ce li mettiamo noi, sono solo nella nostra testa.

Chiara Centioni

Cosa facevi prima?
Studiavo. Mi sono laureata in architettura e specializzata in restauro. Tra l’altro il giorno in cui mi sono laureata son venuta a lavorare ed ero in turno per gli show di notte, andavamo in onda fino alle due del mattino. Io ero distrutta, non ce la facevo proprio più a tenermi in piedi ed erano due ore di Diamonique in cui io continuavo ad addormentarmi durante la diretta, per fortuna che c’era Silvia Cavalca! C’erano mia mamma e mia nonna nello studio che continuavano a farmi segnali per svegliarmi, dalla regia mi dicevano “Chiara svegliati!” però ero talmente distrutta dall’evento, mi era scesa tutta l’adrenalina e praticamente non mi reggevo in piedi.
E poi ho sempre studiato teatro e cinema, un’altra cosa successa per caso. Alla prima lezione di teatro il mio insegnante mi ha presa come protagonista in Giulietta e Romeo, e poi da lì è iniziato un percorso di studi che continua tutt’ora e che spero si possa trasformare presto in un lavoro.

 

Quando hai iniziato a fare teatro?
Ho iniziato a 18 anni. Ero sempre stata quella che prendeva la parola anche in casa, che saliva sulla sedia e raccontava le poesie, che organizzava gli spettacoli di Natale con mia sorella, quindi ero sempre stata un po’ “folkloristica”. Però non l’avevo mai considerata una possibile professione, perché comunque vengo da una piccola cittadina in provincia di Roma, Grottaferrata, e la mia famiglia non vede questo mondo come un lavoro vero. Poi però è una cosa che è venuta naturalmente nella vita e adesso mi sento di dire che non potrei fare altro.
La recitazione ti consente di vivere tante vite, mentre il fatto di fare la conduttrice ti permette di comunicare con quante più persone tu possa. Quindi sono due aspetti, la comunicazione e l’interpretazione, che sento molto miei. Perché io sono una che parla tanto e che ha bisogno di reinventarsi, di travestirsi, di mascherarsi di continuo. Quindi trovo pace nel lavoro.

E l’architettura? L’hai abbandonata?
L’architettura ti forma molto, però è un qualcosa di davvero faticoso. Il fatto di stare al computer tutte quelle ore, di dover lavorare tutte le notti… è una continua ricerca della perfezione che non esiste. Sicuramente ce l’ho nel DNA, perché mia mamma è un architetto, mio padre è un ingegnere e a me piace personalizzare gli spazi e sfruttarne le potenzialità. Però lo faccio per i miei amici, per me stessa in qualunque luogo io vada ad abitare, con il fai-da-te e tutti oggetti di recupero presi in mercatini, discariche, veramente in qualunque luogo. Mi piace creare ambienti, valorizzare quello che già esiste, ma rimane più un hobby.



E la tua famiglia cosa ne pensa?
Mia madre mi ha sempre supportata purché fossi felice. Poi comunque ho sempre fatto dei lavoretti oltre allo studio, non ho mai avuto grilli per la testa. E mio padre quest’anno per la prima volta si è reso conto che non stavo scherzando, abbiamo trovato il coraggio di parlarci da padre a figlia e di capirci. Quando è morta Gaga, la mia cagnolina, è stata un’occasione per riavvicinarci perché gli ho chiesto aiuto. Sia quella della conduttrice che quella dell’attrice sono professioni che ti assorbono tanto, sono una strada in salita, se vuoi fare le cose pulite e fatte bene, per cui io ho bisogno che mio padre creda in me, che mi stimi, che non pensi che io stia giocando.

Raccontami la tua giornata tipo.
La mia giornata tipo inizia nel letto con la mia cagnolina Verde che dalla sua cuccia mi salta sul letto e praticamente mi uccide con quello che viene chiamato l’“alitonno” (poverina, soffre di problemi di stomaco). Poi cominciamo subito a giocare sul letto. Quindi facciamo colazione insieme, andiamo a passeggiare, dopodiché vengo al lavoro, in base all’orario dei turni. Quando faccio l’alba ad esempio la sveglia è alle 5, l’uscita alle 5 e mezza, dove siamo solo io, il cane, l’edicolante, la fruttivendola.
Il tempo libero lo dedico spesso a creare ricette con un’impronta perlopiù verde, che poi faccio provare ai miei amici, oppure studio testi teatrali e monologhi per provini o per la scuola di recitazione che frequento. Passo molto tempo con Fofò che è il mio vicino di casa e che da quando mi ha chiamato in diretta è diventato una celebrity. E poi vado al cinema, perlopiù all’aperto, d’estate, e quanto più possibile nei parchi, nel verde e a contatto con la natura.

Come sei arrivata a decidere di adottare un cane?
Anche questa cosa è successa per caso: una mia amica aveva sentito di una cucciolata che arrivava dall’est, e io lì ho pensato “voglio un cane”. Ho cominciato a fare ricerche e un giorno mi hanno inviato la foto di Gaga da un canile. Nella foto questa cagnolina rideva. L’ho presa e mi ha cambiato la vita, sotto ogni profilo, e adesso lei è il mio angelo custode a quattro zampe. Io prima mangiavo carne, ero molto focalizzata su me stessa, mentre invece con un cane ho cambiato l’alimentazione, sono diventata più sensibile a quello che ho nel piatto. Ci tengo che le persone facciano più uso possibile di questo tipo di filosofia, di alimenti, di oggetti che riportano alla natura, come se fosse un po’ un ritorno alle cose concrete.
Anche se un animale è un grande impegno, ho capito grazie a lei che cos’è il vero amore. Non ero mai stata innamorata prima di conoscere Gaga, di quell’amore assoluto per cui non ti pesa fare anche le cose che ti peserebbe fare per te stessa. Me ne sono resa conto un inverno, in cui nevicava da morire, io ero in pigiama, con le galoche, alle cinque del mattino per portarla fuori: lì ho avuto l’illuminazione su cosa sia l’amore vero e ho capito anche cos’avrei cercato in un uomo. E chissà che non arrivi…




Adesso c’è Verde: è una cagnolina che ho preso da pochissimo, viene dalla Romania, era una randagina completamente selvatica quindi sto facendo un gran lavoro per poterla “civilizzare”.
Per ora sembra Mowgli, come se arrivasse dalla giungla. D’altronde è vissuta un anno in mezzo alla strada, quindi ha il terrore degli altri cani, perché ha sempre lottato con loro per poter mangiare. In realtà però è coccolosissima, appiccicosa, una “cozza”: mi cerca di continuo, vuole giocare, è vivacissima e testarda. Ha un caratterino dominante però pian piano la educherò.

Mi hai detto della tua passione per il verde e per gli animali. Cos’altro ti piace fare?
Adoro viaggiare. Mi ritengo abbastanza zingara e ho un grande spirito di adattamento, per cui mi sono trovata veramente a vivere in contesti inenarrabili. Magari vedendomi non si direbbe, però sono molto avventurosa e mi piace viaggiare da sola, per mettermi alla prova. Il primo viaggio lungo che ho fatto da sola è stato in Sudafrica, dove ho finito il liceo. È stata un’esperienza molto forte, anche perché era un paese dove il razzismo e i conflitti sono presenti nella quotidianità, dove una ragazzina non ha la libertà che ha qui da noi. Però è anche un paese talmente genuino che ancora oggi ho tanti amici che vengono da lì e con cui ci sentiamo costantemente e con cui ogni tanto ci ritroviamo. È stata una scelta meravigliosa, perché poi ho avuto modo di viaggiare in Namibia per un mese, in una realtà che difficilmente ti trovi a rivivere.
Poi ho vissuto a New York per tre mesi, per frequentare un corso di recitazione, e poi a Los Angeles, sempre per studiare recitazione: sono luoghi dove sono nate delle amicizie e mi trovo molto bene con gli stranieri.

Ho tantissimi amici stranieri con cui ci incontriamo in giro per il mondo e con cui trovo magari più vicinanza che con persone che frequento e che vedo abitualmente. Non so ancora dove vivrò e appena posso parto, il più delle volte da sola. Anzi, se sono in Europa porto il mio cane, ma Verde deve ancora imparare. Con Gaga siamo state a Parigi, a Barcellona, viaggi in macchina, treno, aereo… mi piace avere il mio cane con me, quando posso e non diventa troppo stressante per lui.

Hai un messaggio per i nostri clienti?
Vorrei ringraziare i nostri clienti per la fiducia e il sostegno che ci danno umanamente, anche quotidianamente, ad esempio su Facebook. In un periodo per me molto difficile ho ricevuto da loro moltissima solidarietà, quindi grazie.
Poi vorrei dire qualcosa a tutte quelle persone che ancora non ci seguono: ci sono su QVC tantissimi prodotti che anche la tipologia di persona che non guarderebbe il canale desidererebbe acquistare. Anche chi magari ha un approccio verde, “etico”, e non segue la televisione, non sa che qui da noi troverebbe tantissimi prodotti che darebbero tantissima soddisfazione. Quindi dateci una chance!